20 isole del Mediterraneo da vedere almeno una volta nella vita
22 giugno 2021
Il Mar Mediterraneo, il grande bacino d’acqua chiamato Mare Nostrum dagli antichi romani, è costellato di grandi e piccole isole da scoprire. E se di fronte alla grandezza degli oceani il Mediterraneo può sembrare piccolo, può sorprendere sapere che le isole che lo popolano sono più di 200. Ognuna di queste è un piccolo gioiello di bellezza che racchiude le proprie peculiarità in quanto a paesaggi, arte, cultura e tradizioni. Il Mar Mediterraneo infatti bagna tre continenti, Europa, Africa e Asia, e anche per questa posizione strategica nei secoli è stato il crocevia di scambi, commerci e soprattutto idee.
Per questo anche le isole più remote oltre a nascondere scorci di natura incontaminata sono custodi di testimonianze storiche, variopinte usanze folkloristiche, ricette che si tramandano da decenni. Tutte tracce delle culture e dei popoli che le hanno abitate, e che si declinano con infinite sfumature in base alle loro storiche mescolanze. E poi ancora il clima mite, le acque limpide e calde, i paesaggi mozzafiato: le isole del Mediterraneo sono dei veri e propri paradisi terrestri. Ne abbiamo raccolte 20 imperdibili, che un vero viaggiatore dovrebbe visitare almeno una volta nella vita.
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Si tratta della più grande isola del Mediterraneo, una terra che si trova quasi nel centro di questo bacino d’acqua. Parliamo della Sicilia, patria di un patrimonio storico che sconfina nei secoli, di prelibatezze dolciarie rinomate in tutto il mondo, di spiagge dalla bellezza eterea e di riserve naturali che fanno dimenticare a chi le visita l’esistenza dei centri abitati. La Sicilia è un’isola che meriterebbe di essere visitata in ogni angolo tante sono le mete da scoprire. Un esempio sono i numerosi luoghi dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità: tra questi troviamo la celebre Valle dei Templi con i resti di un’antica città della Magna Grecia, la Villa Romana del Casale con i suoi mosaici variopinti, l’area naturale dell’Etna, Siracusa e le Necropoli Rupestri, l’eredità architettonica barocca della Val di Noto, e il percorso arabo normanno che si estende tra Palermo, Monreale e Cefalù.
La Sardegna è un’isola dal profilo unico, in cui la natura selvaggia si alterna ad alcuni dei lidi più esclusivi di tutto il Mediterraneo. Le sue coste puntellate di calette da sogno ricordano i paesaggi caraibici, e la rendono una delle isole più ricercate al mondo dove tuffarsi a fare un bagno. Spiagge di sabbia bianca, di sabbia dorata, baie circondate dalle rocce granitiche e mare dai colori strabilianti: la Sardegna offre le spiagge perfette sia per chi vuole godersi una vacanza rilassante sia per gli amanti delle immersioni, dei viaggi in barca e degli sport acquatici. Solo in Sardegna inoltre è possibile ammirare i nuraghi, le strutture rupestri risalenti all’età del bronzo. Tra un tuffo e un’escursione in barca poi non si può resistere alla golosità dei culurgiones, alla dolcezza delle sebadas e alla freschezza di un sorso di mirto ghiacciato.
Formalmente ci troviamo ancora in Sicilia, ma in realtà Pantelleria si trova molto più vicina alle coste africane che a quelle italiane. La mescolanza di culture mediterranee che l’hanno abitata si può ammirare nei dammusi, i tipici edifici in pietra dai tetti bianchi visibili in tutta l’isola. Pantelleria viene anche chiamata Perla Nera del Mediterraneo: scogliere di pietra nera lavica infatti ne segnano il territorio di origine vulcanica, tra cui si nascondono le favare, luoghi dall’atmosfera sovrannaturale in cui getti di vapore acqueo fuoriescono dalle rocce. Acqua calda termale è anche quella che riempe il Lago di Venere, un cratere naturale nel quale nei giorni senza vento si rispecchia perfettamente il panorama circostante. Le spiagge di Pantelleria sono di una rara bellezza: non può mancare una visita all’Arco dell’Elefante, simbolo dell’isola, un faraglione che digrada in acqua che ha un arco al su centro, una sagoma che lo fa somigliare alla proboscide di un elefante, e poi ancora la Balata dei Turchi, una spianata di roccia che affaccia sul mare turchese. Da vedere ci sono anche l’acropoli di San Marco e Santa Teresa risalente all’epoca punica e romana, i Sesi, costruzioni di pietra a secco risalenti a 5000 anni fa, un itinerario archeologico subacqueo nei pressi di Gadir e molto altro ancora…Pantelleria è un’isola piccola ma colma di ricchezze.
Se nella tua lista di panorami da vedere prima o poi c’è anche una spiaggia di sabbia nera, l’isola di Vulcano è il posto giusto per spuntare questa casella. La spiaggia del Gelso, quella delle Fumarole e la spiaggia dell’Asino sono infatti accomunate da questa caratteristica. Dalla prima inoltre si può ammirare la vista sull’Etna, mentre alla spiaggia delle Fumarole si può godere dei benefici delle acque termali e sulfuree. Non bisogna però farsi trarre in inganno dal nome singolare: in realtà sono quattro i crateri che fanno parte dell’isola: Fossa, Vulcano vecchio, Vulcanello e Lentia. Una delle attrazioni più particolari è la Valle dei Mostri, dove le nere rocce vulcaniche sembrano formare sculture animalesche; infine non può mancare una tappa alle terme, per lasciarsi coccolare dalle acque calde che scorrono tra le rocce di un vero vulcano.
Visitare Stromboli significa mettere piede su un’isola con un’attività vulcanica permanente: i più temerari possono avventurarsi sul sentiero escursionistico che lo esplora, scoprendo così il panorama suggestivo che quest’isola del Mediterraneo offre sul suo punto più alto. Programmando l’escursione di notte con l’accompagnamento di una guida esperta si può anche scoprire lo spettacolo unico del cielo notturno illuminato dai lapilli che scendono giù per la Sciara del Fuoco. Ma se all’avventura preferisci la tranquillità, una tappa da non perdere è il paese di Ginostra, una piccola frazione raggiungibile solamente via mare, caratterizzata da pittoresche casette bianche, che ti farà credere di essere tornato indietro nel tempo. Dalle spiagge di Stromboli infine non dimenticarti di ammirare lo scoglio dello Strombolicchio, una torre di roccia a picco sul mare che sembra essere stata creata per fare da set a un film fantasy.
Lipari è la più grande e popolosa delle isole Eolie. Qui la vita cittadina si produce sullo sfondo della bellezza selvatica della macchia mediterranea, il cui fascino si può ammirare in particolare dal punto panoramico del Belvedere Quattrocchi. Qui si possono scorgere le verdissimi pendici dell’isola, oltre che una vista d’insieme della vicina Vulcano. Da non perdere ci sono sicuramente la maestosa Cattedrale normanna di San Bartolomeo, così come il chiostro in pietra racchiuso nel Monastero benedettino, risalente allo stesso periodo storico. Uno dei luoghi più iconici di Lipari è l’area delle cave di caolino; utilizzate fin in epoca greca, ora sono abbandonate e visitabili percorrendo un sentiero immerso nella natura. Gli scavi negli anni hanno dato alla luce giochi cromatici di sfumature delle rocce, che tra giallo, rosa, rosso e arancio regalano uno scenario indimenticabile.
Ci troviamo nell’isola più grande dell’arcipelago delle Egadi, al largo della costa che si trova tra Trapani e Marsala. La sua forma fa sembrare l’isola una farfalla con le ali dispiegate: proprio sul bordo di queste ali si trovano delle spiagge perfette sia per chi cerca la bellezza delle acque limpide sia per chi non vede l’ora di cimentarsi nelle immersioni, per esempio alla secca del Toro o a quella della Galeotta. Tra le spiagge più affascinanti troviamo quelle di natura rocciosa, come Punta Fanfalo e Grotta Perciata, ma non mancano quelle sabbiose come Cala Azzurra, dal lido candido e le acque turchesi. Una caratteristica tipica di Favignana poi sono le ex cave di tufo, che in alcuni punti hanno segnato le coste dell’isola. Molto suggestivo infatti è l’aspetto della Grotta del Bue Marino, in cui gli scavi danno forma alla roccia e ai cunicoli, come anche quello della Cala rossa, una spiaggia circondata dai prismi scolpiti dai lavori del passato. Infine una delle attività da non lasciarsi assolutamente sfuggire a Favignana è un tour in barca per raggiungere i tratti di costa più incantevoli, come la Grotta dei Sospiri, il cui nome trae origine dal suono del vento che ne sferza le rocce.
Levanzo, la più piccola delle Egadi, è un’isoletta in cui regna la natura incontaminata. Qui l’attività migliore da mettere in agenda è perdersi nella vista del mare mentre ci si gode una giornata in spiaggia in una delle sue calette lontane dalla modernità. Chi invece vuole sempre essere in movimento può visitare la Grotta del Genovese, in cui sono rimaste intatte incisioni preistoriche che mostrano scene di vita risalenti a dodici mila anni fa, oppure organizzare un tour dell’isola in barca, in modo da fare tappa per un tuffo in tutti gli angoli più indisturbati dell’isola.
Passiamo a un altro arcipelago siciliano e ci dirigiamo alle Pelagie, il gruppo di isole che forma l’area geografica più a sud di tutta l’Italia. Le Pelagie fanno parte di un’area marina protetta e tra gli animali che scelgono il suo ecosistema troviamo la tartaruga Caretta caretta, una specie ad alto rischio di estinzione. Dalle coste di Lampedusa è anche possibile partire per escursioni guidate alla volta dell’avvistamento di delfini. Ma oltre che un paradiso per gli animali Lampedusa lo è anche per gli uomini: lo dimostra per esempio la spiaggia di Tabaccara, dove è nato il mito delle “barche volanti”. Qui infatti l’acqua è così limpida che sembra che le imbarcazioni siano sospese nel nulla. Gli amanti della sabbia non possono perdersi poi l’Isola dei Conigli, che è stata eletta più volte la “spiaggia più bella al mondo”.
Rodi è una delle isole più grandi del Mediterraneo, e in particolare la più grande del Dodecanneso. Si trova nel Mar Egeo, e pur essendo greca è un’isola vicinissima alle coste della Turchia. Come gran parte delle isole greche, Rodi unisce nel suo territorio natura, cultura e tradizione. La città medievale di Rodi per esempio è una delle meglio conservate d’Europa, oltre che patrimonio protetto dall’UNESCO. Da non perdere anche il villaggio di Lindos, un gruppo di caratteristiche casette bianche che si sviluppa sul versante di una collina, alla cui sommità si trova l’acropoli con i resti di un tempio dedicato ad Atena. E chi rimane incantato dalla magia dei siti archeologici non può perdere nemmeno il Sito di Camiro, dove si trovano i resti di un’antica città dorica. Per invece preferisce la tranquillità di una passeggiata nella natura non può mancare una visita alla Valle delle Farfalle, dove nella stagione estiva è possibile vederne centinaia svolazzare nel loro habitat naturale.
Santorini è l’isola più conosciuta dell’arcipelago greco delle Cicladi. La sua forma particolare è il risultato di diverse eruzioni vulcaniche avvenute negli secoli, e proprio da queste trasformazioni si è formata una delle principali attrazioni dell’isola. Dal capoluogo Fira, ma anche da Imerovigli, Firostefani e Oia, si può infatti ammirare la vista mozzafiato sulla caldera, ovvero il cratere formatosi in seguito a un’eruzione molto potente che ha fatto sprofondare sott’acqua gran parte dell’isola: non perderti l’occasione di ammirarla al tramonto e di scattare una delle foto più belle di tutta la vacanza. A Santorini inoltre si può fare l’esperienza di un bagno caldo in mare nelle baie con fumarole subacquee, in particolare in prossimità dell’isolotto Palia Kameni, raggiungibile con un’escursione in barca.
Eccoci a una delle isole del Mediterraneo più festaiole, dove il divertimento sulle spiagge (una su tutte Paradise Beach) inizia al tramonto e prosegue fino all’alba. Ma non c’è solo festa su quest’isola ed esplorandola scoprirai che nasconde molti scorci caratteristici. Innanzitutto non può mancare una visita a Mykonos Town, capoluogo di Mykonos, con le sue vie strette, le case bianche con i balconi blu e i ristoranti con i tavolini in riva al mare. Uno dei quartieri più suggestivi è Little Venice, dove le case sembrano quasi galleggiare sull’acqua. Tra le peculiarità di Mykonos poi troviamo i numerosi mulini a vento sparsi per l’isola, in particolare sull’altura di Kato Myli, e la bianchissima Chiesa ortodossa di Panagia Paraportiani, che è il risultato dell’unione di cinque chiesette minori in un unico edificio. Da Mykonos infine, si può partire per raggiungere un’altra isola disabitata, un’escursione imperdibile per gli appassionati di storia Greca: si tratta di Delo, patrimonio UNESCO e grande sito archeologico, una volta isola sacra dove si ergeva il tempio di Apollo.
Continuiamo il tour delle isole egee con Kos, soprannominata anche Isola di Ippocrate per aver dato i natali al celebre antesignano della moderna medicina. Data la vicinanza tra quest’isola e la Turchia qui l’arte nel passato ha mescolato influenze orientali e occidentali; nella città di Kos per esempio si trovano rovine sia di epoca greca, sia romana, sia bizantina. Anche qui, come a Rodi, si può ancora vedere la fortezza medievale costruita dai Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni. Kefalos invece è una località tipicamente greca, con casette bianche immerse nella macchia mediterranea, e un ottimo punto di partenza per visitare alcune delle spiagge più accoglienti dell’isola. Tra i reperti archeologici da visitare (ce ne sono moltissimi a Kos), particolarmente ben tenuto è l’Odeon, un teatro costruito dai coloni romani che una volta ospitava la vita culturale degli abitanti di Kos.
Esattamente a metà strada tra Rodi e Creta, Karpathos è il paradiso di chi ama le vacanze in riva al mare. Qui il vento Meltemi rende le spiagge poste a sud-ovest perfette per chi vuole fare surf, kitesurf o windsurf e offre un po’ di sollievo dalla calda estate greca. Karpathos inoltre è un’isola mediterranea in cui le comodità non hanno ancora avuto la meglio sugli equilibri naturali. Kato Lako per esempio è una delle spiagge più ammirevoli; raggiungibile solo a piedi, si tratta di uno scrigno di bellezza racchiuso dalle rocce sporgenti. La città principale di Karpathos è Pigadia, i cui edifici sembrano essere stati costruiti direttamente sul mare; sulla collina che la sovrasta si possono visitare i resti dell’acropoli dell’antica città di Poseidon, ma se invece sei alla ricerca di un borgo pittoresco non può mancare una visita ad Olympos, con le sue casette variopinte arroccate sulla roccia, che tra le sue viuzze porta ancora traccia delle tradizioni millenarie dei suoi abitanti.
Creta è l’isola più grande della Grecia, la quinta più grande del Mediterraneo. Qui è nata la celebre civiltà minoica, e per questa ragione una delle mete imperdibili di quest’isola mediterranea sono proprio le rovine del palazzo di Cnosso, nel quale sono rimasti intatti ancora molti affreschi dell’epoca. Una delle spiagge più belle si trova alla Laguna di Balos, in cui la sabbia ha un colore leggermente rosato e il fondale è basso e di colore turchese, così come nella spiaggia di Elafonissi, che offre anche un’isoletta con baie meno affollate e la cui armonia sa conquistare gli occhi di ogni visitatore. Forse non tutti lo sanno, ma a Creta si trova anche uno dei canyon più lunghi d’Europa: si tratta delle Gole di Samaria, il posto giusto per organizzare un’escursione all’insegna dell’avventura.
Ci spostiamo molto più a nord avvicinandoci alle coste della penisola greca per visitare Skiathos, l’isola più piccola dell’arcipelago delle Sporadi settentrionali. Ci sono ben sessanta spiagge tra cui scegliere a Skiathos, una più graziosa dell’altra. La più famosa di tutte è Koukounaries, una lunga striscia di sabbia dorata all’interno di un’area naturale protetta che circonda la spiaggia con una pineta di verde intenso. Tra i luoghi più caratteristici c’è la penisola fortificata di Buortzi, che divide a metà il porto e che ospita una fortezza di torri e mura merlate a ridosso dell’acqua. Da visitare per godere di una vista su tutta l’area circostante è anche il borgo fortificato di Kastro, sul quale per un lungo periodo storico la popolazione si era rifugiata per sfuggire alle frequenti invasioni che provenivano dal mare.
Maiorca è la più grande delle isole Baleari, e per questo offre più di cinquecento chilometri di coste che presentano spiagge molto diverse tra loro, con rocce che si gettano a picco nell’acqua, come nella zona di La Serra de Tramuntana, o con piccole calette riparate. La costa offre anche molte grotte visitabili, come per esempio quelle del Drago, coperte internamente da stalattiti e stalagmiti, che racchiudono anche un lago al loro interno. Maiorca è anche ricca di aree protette: tra le più suggestive parco naturale di s’Albufera, una zona lagunare le cui dune offrono riparo a moltissime specie di uccelli. Chi alla natura preferisce la città non può non visitare il capoluogo Palma di Maiorca, e ammirare così la Cattedrale La Seu, e le sue luci che la sera si riflettono nelle acque del porto.
Sarà per la natura che governa il suo territorio, o per la serenità che la fa contrastare con le altre isole delle Baleari, ma fatto sta che Minorca si è conquistata il titolo di isola della calma. L’equilibrio di questo ecosistema ha fatto sì che l’intera isola venisse dichiarata riserva della biosfera dall’UNESCO. Ciutadella è la capitale storica (l’attuale è Mahon), un borgo in cui nei secoli si sono mescolate l’architettura orientale e occidentale, da visitare passeggiando per le sue piccole stradine, e magari fermandosi ad assaggiare in un ristorante sul porto il tipico formaggio menorquino. Circa a metà strada tra Ciutadella e Mahon si trova il Monte Toro, una collina da cui scorgere una vista suggestiva su tutta l’isola e che ospita ancora un caratteristico santuario dell’XVII secolo.
Formentera è l’isola più piccola delle Baleari, e probabilmente quella che offre i ritmi più tranquilli delle quattro. Tra le spiagge più belle troviamo quelle di Illetes, Llevant ed Es Pujols, che presentano una striscia di sabbia dorata che degrada dolcemente nell’acqua limpida e dai fondali bassi. A Formentera inoltre sono presenti diversi percorsi per gli amanti del trekking, qui chiamati Camì: il Camì de Sa Pujada per esempio permette di visitare le tre spiagge che abbiamo nominato, tutte parte del parco naturale di Ses Salines. Un altro tra i più gradevoli è il Camì de S’Estany, il cui percorso costeggia interamente Pudent, il lago di Formentera.
Ibiza condivide con Mykonos il titolo di capitale del divertimento del Mediterraneo. Anche in questo caso però l’isola non delude chi cerca qualcosa di più che le sole discoteche. I resti fenici di sa Caleta, la necropoli punica dei Puig des Molins, l’acropoli di Dalt Vila e la Riserva naturale di ses Salines sono soltanto alcuni dei luoghi che non bisogna lasciarsi scappare in un tour di Ibiza. Le testimonianze delle civiltà che hanno vissuto quest’isola, tra cui fenici, cartaginesi, arabi e romani, si trovano soprattutto nella capitale Elvissa e nella sua Dalt Vila, un’acropoli fortificata che fa da centro storico. Qui si trova la Cattedrale di Santa Maria de les Neus, che mescola lo stile gotico a quello barocco, costruita nell’XIV sopra il terreno che ospitava una moschea. La vacanza però non può che terminare in spiaggia, magari su quella di Talamanca, molto vicina alla città e ideale anche per chi non vuole ripartire senza aver fatto un po’ di snorkelling.
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