Watamu: cosa vedere tra spiagge, mare ed escursioni imperdibili
15 aprile 2022
Watamu è un delizioso villaggio del Kenya che si affaccia sull’Oceano Indiano. Questo paese, il cui nome significa “gente – dolce”, si trova a poca distanza dalle cittadine di Malindi e Mombasa, ed è un ex villaggio di pescatori ormai dedito quasi interamente al turismo.
Poiché il Kenya si trova nella fascia equatoriale, le temperature a Watamu sono sempre calde, così come quelle delle acque che accolgono i bagnanti. Il sole a Watamu splende tutto l’anno, esclusi brevi periodi di pioggia, ed è per questo che è sempre consigliabile portare con sé molta crema solare.
Watamu è la meta ideale per chi è alla ricerca di spiagge paradisiache e natura selvaggia: qui i candidi paesaggi marini tipici dell’Oceano Indiano si uniscono all’attenzione dei locali per la conservazione di una fauna e una flora uniche, che continuano così a prosperare in questo piccolo angolo di paradiso.
Se vuoi partire per una vacanza di relax di fronte a incredibili scorci marini e all’insegna dell’esplorazione di panorami mozzafiato, la costa del Kenya, e in particolare quella di Watamu, sono la scelta giusta per te. Ecco alcune delle cose da vedere assolutamente durante il tuo soggiorno in questo villaggio:
Il Watamu marine National Park è un’area marina protetta dal 1968, oggi parte di una delle più grandi riserve della biosfera riconosciute dall’UNESCO. Oltre a poter osservare le numerose specie di uccelli, tartarughe e pesci che la abitano, all’interno di questa grande riserva (che si estende per circa 10 chilometri quadrati) esiste la possibilità di praticare sport acquatici come diving, snorkeling, windsurf e sci acquatico. Recandosi nei punti dedicati alle immersioni si potrebbero persino incontrare animali come squali balena, mante, polpi e barracuda. L’area della riserva è molto vasta, tanto che ne fanno parte le principali spiagge di Watamu oltre che diversi altri elementi esplorati in questa lista.
Watamu beach è sicuramente una delle spiagge più belle dell’intera costa africana, ed è stata anche nominata una delle dieci spiagge più belle del mondo. Qui la battigia di sabbia bianca dalla consistenza del borotalco si inoltra al di sotto del bassissimo fondale marino, e l’acqua limpida e cristallina si perde all’orizzonte tra sfumature che vanno dal blu al verde smeraldo. Le fasi delle maree si alternano velocemente, all’incirca ogni quattro/sei ore, e così periodicamente in mezzo all’acqua affiorano isolotti e lingue di sabbia raggiungibili a piedi.
Quando c’è la bassa marea infatti si può passeggiare nel mare per centinaia di metri, e in questi momenti la ricca fauna della zona diventa ancora più visibile; si incontreranno tra gli altri stelle marine, ricci, pesci palla, granchi e murene. Scegliendo di avventurarsi a largo con una delle varie escursioni in barca proposte dalla popolazione locale si potrà anche andare a fare snorkeling nei pressi della barriera corallina e navigare alla ricerca dei delfini. E chi volesse semplicemente rilassarsi in acqua potrà perdersi nella vista della vegetazione rigogliosa che circonda la spiaggia e che si perde nell’entroterra africano.
Mida Creek è un’insenatura nella costa kenyota che si estende per 32km quadrati, e che è stata trasformata in una riserva naturale come parte di un progetto del paese finalizzato al turismo eco sostenibile. Qui le acque dell’Oceano Indiano entrano nell’entroterra formando fiordi e isolotti di sabbia protetti da una fitta rete di mangrovie: ne risulta un ecosistema selvaggio perfetto per la riproduzione di diverse specie animali, tra cui aironi, fenicotteri e tartarughe marine. Questa riserva si può visitare attraverso tour gestiti con piccole imbarcazioni, oppure a piedi, grazie a pontili di legno che collegano le varie aree sabbiose. Alcuni tour inoltre prevedono anche una sosta a metà giornata per un pranzo a base di pesce alla griglia in uno dei villaggi che sorgono nella zona. La vista della foresta di mangrovie al tramonto sarà sicuramente uno dei più bei ricordi che porterai con te al tuo ritorno.
Le Rovine di Gede sono un sito archeologico che si trova poco fuori Watamu. L’area contiene le rovine di un’antica città islamico – swahili risalente al XII secolo, che è stata abbandonata definitivamente prima del 1600. Immersi nella vegetazione di Arabuko Sokoke, una foresta pluviale che si estende per 420 chilometri quadrati, i resti di questa antica cittadina sono ormai abitati solo da una colonia di cercopitechi che accolgono i turisti al loro arrivo sperando di ottenere in cambio del cibo.
In alcuni casi infatti le escursioni prevedono delle soste specifiche per l’acquisto di banane, in modo da poter accontentare le richieste di questa particolare fauna locale. I resti che si trovano a Gede, che comprendono anche artefatti provenienti da diverse parti del mondo, testimoniano che una volta si trattasse di un fiorente centro commerciale. Gli storici non sono certi del motivo per cui questo villaggio sia stato improvvisamente abbandonato, ma al giorno d’oggi sono ancora visibili nella loro integrità alcuni portali in pietra, oltre che i resti delle moschee e del palazzo del sultano. Una curiosità: nel piccolo museo in cui sono conservati gli antichi artefatti è anche custodito lo scheletro di una balena.
Tsawo è un parco naturale gigantesco che si estende per oltre 21mila km quadrati. Chi durante il proprio viaggio in Kenya non vorrebbe farsi sfuggire l’occasione di partecipare a un safari può aderire a un’escursione a Tsawo Est. Questo immenso parco infatti è l’habitat naturale di animali maestosi come zebre ed elefanti, così come di leoni, giraffe, leopardi, bufali, rinoceronti e coccodrilli. Con la jeep attraverserai così un’arida savana di terra rossa puntellata dai giganteschi baobab, e avrai l’occasione di osservare le abitudini di questi animali così come le interazioni tra le diverse specie. Il safari si può organizzare in giornata oppure si può optare per un’esperienza immersiva fermandosi a dormire nelle apposite strutture turistiche presenti all’interno del parco.
Chi volesse prendersi una pausa dalla natura per esplorare un centro abitato può visitare Malindi, una città costiera distante pochi chilometri dal villaggio di Watamu. Qui una delle attrazioni principali è il Vasco da Gama Pillar, una colonna bianca affacciata sul mare e dedicata all’esploratore portoghese che durante i suoi viaggi sbarcò anche a Malindi. Una tappa da non perdere poi è il mercato aperto, dove si verrà accolti da un’atmosfera colorata e caotica; qui si potrà avere un assaggio della vita degli abitanti del posto e si avrà la possibilità di vedere all’opera gli artigiani locali.
Love Island, o isola dell’amore, è un atollo paradisiaco che si trova di fronte al litorale di Watamu, raggiungibile a piedi nelle ore di bassa marea, o tramite una breve escursione in canoa in caso di acque alte. Il nome dell’isola deriva dalla sua forma peculiare, che sembra assumere quella di un cuore. A Love Island si vive nel totale relax: qui l’ideale è passare la giornata distesi a prendere il sole sulle spiagge bianchissime oppure rilassarsi all’interno delle piscine naturali create dalle insenature dell’isolotto roccioso.
Una delle escursioni più belle che partono da Watamu è quella diretta al Canyon di Marafa, a cui i locali a volte si riferiscono con il nome di Hell’s Kitchen (“le cucine del diavolo”) a causa delle temperature elevatissime raggiunte nella zona. Questo Canyon è infatti un’area di naturale depressione nel terreno, in cui le rocce erose dalla pioggia e dal vento hanno creato un suggestivo susseguirsi di guglie e ripide pareti attraversate da sentieri e cunicoli.
Nonostante il caldo, il paesaggio è davvero mozzafiato: il colore dell’arenaria sfuma dal rosso mattone al giallo paglierino fino al bianco crema, e contrasta con il verde della vegetazione che spunta qua e là tra le rocce. La particolarità del luogo è che il colore della pietra varia durante il giorno con l’intensità della luce, fino ad assumere un color rosso infuocato all’ora del tramonto, quando anche le temperature rendono il canyon più adatto a una visita. Il parco infatti si può attraversare con l’accompagnamento di una guida locale, e si raggiunge dopo un viaggio in auto di circa un’ora che si snoda tra le radure e i paesaggi tipici della natura africana.
Se ora che sai cosa vedere a Watamu hai capito che in Kenya ti aspetta la vacanza perfetta per te, dai un’occhiata al viaggio proposto da Utravel, e preparati a goderti alcuni dei paesaggi più belli di tutta l’Africa.